In un'epoca in cui il rispetto per l'ecologia e l'ambiente diventa sempre più cruciale, la filiera dell'umido assume un ruolo sempre più importante nella gestione dei rifiuti domestici.
La raccolta differenziata dell'umido, cioè la separazione dei rifiuti organici dagli altri, permette di avviare un processo di riciclo che riduce l'impatto ambientale e contribuisce alla creazione di fertilizzanti composti di alta qualità che possono essere utilizzati in agricoltura.
Ma come avviene la filiera dell'umido?
In genere, il comune si occupa di ritirare i rifiuti organici dalle abitazioni.
Una volta raccolti, questi rifiuti vengono trasportati in un sito di compostaggio, dove vengono sottoposti ad un processo di decomposizione che può durare da pochi mesi fino ad un anno.
In questo processo, si ottiene un compost ricco di nutrienti che può essere utilizzato in agricoltura come concime naturale e fertilizzante.
Oltre ad avere un impatto positivo sull'ambiente, la filiera dell'umido contribuisce alla sostenibilità economica.
Questo perchè la produzione di compost mediante la raccolta differenziata dell'umido, consente di ridurre notevolmente i costi di smaltimento dei rifiuti, aumentando al contempo la produttività dell'agricoltura e consentendo così una maggiore autosufficienza alimentare.
Inoltre va sottolineato come il processo di compostaggio sia un esempio concreto di economia circolare: un modello di sviluppo sostenibile che prevede la massima utilizzazione delle risorse naturali disponibili e la produzione di beni e servizi rispettosi dell'ambiente.
La filiera dell'umido rappresenta quindi un punto di svolta importante nella gestione dei rifiuti organici.
Grazie al suo impatto positivo sulla sostenibilità ambientale, economica e sulla salute, consente di avviare un processo virtuoso di riciclo e di produzione di fertilizzanti naturali che possono contribuire a garantire un futuro migliore per tutti.
Foto di Sarah Chai